Da diversi anni è iniziata una fattiva collaborazione tra la Fondazione dei Musei Civici di Venezia e il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Padova allo scopo di approfondire la
conoscenza e migliorare la valorizzazione di un singolare gruppo di beni culturali: i medaglioni romani imperiali conservati al Museo Correr di Venezia.
Si tratta di monete particolari, spesso multiple delle correnti, emesse in numero limitato dagli imperatori in occasione di particolari eventi.
Gli oltre venti esemplari conservati nel museo civico veneziano, comprendendo anche pezzi unici e rari, meritavano sia un approfondimento storico-artistico, sia un approccio multidisciplinare che potessero confermare ipotesi attributive e facilitarne la fruizione da parte degli utenti.
Attraverso le tecnologie utilizzate, che comprendono analisi fisiche e rilevazioni 3D, è stato possibile distinguere inequivocabilmente in molti casi originali coniati da copie fuse rinascimentali. Emblematici in tal senso si sono rivelati i risultati ottenuti con questo approccio pluridisciplinare dallo studio del medaglione di Adriano con il ponte Elio, il quale può essere ormai considerato, unico, originale e antico (M. Asolati, A. Conventi, C. Crisafulli, E. Faresin, G. Salemi, Il medaglione di Adriano con il ponte Elio tra restauro antiquario e recupero virtuale, “Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica”, 59, 2013, pp. 183-214).
Medaglione bronzeo di Adriano (117-138 d.C) con al rovescio la rappresentazione del ponte Elio (Prov. legato Correr; inv. RI 1716)
La realizzazione del modello tridimensionale digitale permette una visione molto dettagliata di ogni particolare, il quale risulta in questo modo più distinguibile e misurabile rispetto alla semplice visione autoptica; la modellazione 3D peraltro apre il campo anche a diverse applicazioni da sfruttare per la piena valorizzazione dei pezzi.
Dai modelli 3D digitali sarà possibile anche ricavare, tramite stampanti 3D, delle copie fisiche che potranno essere utilizzate sia in vetrina accanto agli originali, per permettere la visione di entrambe le facce contemporaneamente, sia per l’ideazione di iniziative come, per esempio, la creazione di percorsi per non vedenti o ipovedenti: in quest’ultimo caso si potrebbero realizzare copie con particolari opportunamente enfatizzati (l’iconografia monetaria oppure gli elementi epigrafici) oppure modificati, per esempio sostituendo le lettere in alfabeto latino con scritte in braille.
Alcuni risultati di questa ricerca sono stati discussi nel I Workshop Internazionale di Numismatica e Nuove metodologie d’indagine (Padova, 3-4 Novembre 2016) dal titolo Tomography Image processing surface and bulk Characterization Technologies Archaeology and Coins.
Referenti scientifici del progetto:
per l’Università di Padova: prof. Michele Asolati, prof. Giuseppe Salemi;
per la Fondazione Musei Civici di Venezia: Arch. Andrea Bellieni, dott.ssa Cristina Crisafulli