PROGRAMMA ATTIVITÀ 2019

 

Il programma espositivo dei Musei Civici di Venezia si sviluppa anche per quest’anno nelle due direzioni fondamentali della conservazione e valorizzazione del patrimonio museale e dell’accoglienza e promozione dell’arte contemporanea. Due direzioni che non corrono parallele ma si intersecano, nel cogliere e nello stesso tempo nel ridisegnare in continuo la relazione tra antico e moderno, tra conservazione e innovazione, tra collezioni e contemporaneità.

 


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È un calendario ricchissimo – tra mostre, eventi temporanei, attività di approfondimento e valorizzazione – quello messo a punto per il 2019 dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, con il Consiglio di Amministrazione presieduto da Mariacristina Gribaudi, la direzione di Gabriella Belli, i curatori e i vari responsabili del sistema museale veneziano.

Ciò che è nelle corde dell’attuale direzione della Fondazione Musei Civici di Venezia trova in questo 2019 il suo contesto ideale, essendo anche l’anno dell’Esposizione Internazionale d’Arte, la 58esima edizione della Biennale in programma a maggio. Quando prende vita il programma di MUVE Contemporaneo, che coinvolge alcune delle strutture museali proprie della Fondazione e altre sedi, in particolare nel territorio di Mestre, per sviluppare una ulteriore relazione, quella tra città lagunare e terraferma.

Questo è il fertile terreno in cui si radicano le grandi mostre in programma, in particolare Canaletto & Venezia a Palazzo Ducale e la grande retrospettiva Arshile Gorky 1904-1948 alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. Nella medesima direttrice si sviluppano la grande mostra in programma a Palazzo Fortuny nel 70° anniversario della morte di Mariano Fortuny y Madrazo e la contemporanea retrospettiva, nella stessa sede, dell’artista coreano Yun Hyong-keun, parte del programma di MUVE Contemporaneo. Che comprende la retrospettiva del designer finlandese Tapio Wirkkala al Museo del Vetro di Murano, che ospita negli stessi giorni Mathias Schaller. Leiermann, e le tre mostre allestite rispettivamente a Museo Correr, Ca’ Rezzonico e Palazzo Mocenigo di tre artisti italiani: Chiara Dynys, Flavio Favelli e Brigitte Niedermair. Una linea progettuale coerente che si ritrova anche con le grandi mostre autunnali I Fiamminghi e Venezia. La nascita del Barocco di Anversa in programma a Palazzo Ducale dopo Canaletto, e London Bridge. Arte contemporanea in Gran Bretagna a Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, che nel suo fitto programma comprende anche la mostra Barry x Ball. Medardo Rosso Project, Catalogue Raisonné, il posizionamento nel cortile della scultura di Bizhan Bassiri Meteorite Narvalo, e che quest’anno ha arricchito la propria collezione con il deposito a lungo termine di arte di metà Novecento presentato in Una raccolta d’arte moderna italiana.

Più strettamente legati alla storia e al presente di Venezia sono il grande omaggio del Museo del Vetro a Livio Seguso, geniale maestro muranese del vetro contemporaneo, e le mostre ospitate nel Museo del Merletto, Pittura di luce. Burano e i suoi pittori, e nella Casa di Carlo Goldoni, Antiche marionette. E le esposizioni che andranno in scena in terraferma, a Mestre: La pesca in laguna nel Centro Culturale Candiani e Mare blu a Forte Marghera, legate a filo doppio alla prima edizione del Salone Nautico di Venezia. Una piccola ma preziosa mostra è dedicata a Leonardo nel cinquecentenario della sua morte: Leonardo da Vinci il profumiere, nello stesso Museo di Palazzo Mocenigo che ospita anche Carnet de Voyage. Il profumo illustrato, un viaggio olfattivo disegnato che segue le orme dei mercanti veneziani di essenze e spezie. Ancora a Ca’ Pesaro, le esposizioni di Giovanni Soccol, autore veneziano, e Umberto Moggioli, artista trentino che in laguna trovò la sua vera fonte di ispirazione, di cui si celebra il centenario della morte. Torna infine nell’autunno il Premio Mestre di Pittura, a cadenza annuale, con le opere dei suoi vincitori ospitate ancora una volta nel Centro Culturale Candiani in terraferma.

A fianco del programma espositivo, sviluppato in piena sintonia con il Comune di Venezia, la Fondazione prosegue nell’opera di valorizzazione delle sue sedi museali e nelle attività di restauro, delle parti strutturali e delle collezioni. Nella primavera 2020 apriranno al pubblico le Stanze Reali del Museo Correr, dove sempre nel 2020 verrà ultimato il restauro delle aree espositive temporanee. Apertura che segue il recente riallestimento delle Sale Morosini, secondo l’originale progetto di Carlo Scarpa, con affaccio su Piazza San Marco, dove a giugno inaugura Il capitano generale da mar e doge Francesco Morosini: figura e gloria al tramonto della Serenissima. Verranno poi ampliate le aree espositive: un nuovo padiglione per il Museo del Vetro di Murano e l’avvio del restyling del Centro Culturale Candiani di Mestre, con l’allargamento e la riorganizzazione degli spazi, verso la creazione di una vera e propria ulteriore sede della Fondazione per mostre temporanee.