In un lungo periodo di tempo, oggi stimato fra il 1680 e il 1706, Andrea Brustolon, definito da Honoré de Balzac il Michelangelo del legno, realizzò in ebano e bosso una serie di trentuno elementi di arredo, il cosiddetto ‘Fornimento Venier’, dal nome del suo palazzo di provenienza. Si tratta di seggioloni da parata, statue reggi-vaso e monumentali figure di schiavi e guerrieri etiopi. Si possono considerare il più sontuoso gruppo di arredi veneziani giunto fino a noi, espressione dell’esuberante gusto decorativo barocco. La fantasia dello scultore ha dato vita al mobilio, trasformando i vari elementi in un opulento trionfo di rami intrecciati e sculture vere e proprie. Il pezzo più celebre è la console porta-vasi che raffigura Ercole, vincitore dell’Idra di Lerna e di Cerbero, che sostiene sulle spalle tre mori in ebano. La straordinaria cura con cui furono eseguiti questi singolari espositori testimonia l’altissima considerazione che il committente nutriva per la propria collezione di vasi orientali, oggi, invece, valutati solo un semplice accessorio rispetto alle sculture.