Il decoro di questo telo consiste in un ibrido di transizione tra il modulo a meandro, peculiare del gusto Rococò, e l’affermazione dei moduli distintivi del Neoclassicismo, che consistono nel susseguirsi rigoroso di linee verticali e in una semplificazione del decoro che si incrementerà sino ad approdare ai tessuti in tinta unita, con predilezione per il bianco, spesso comunque movimentati da decori modulari.
Il caratteristico e compiuto decoro a meandro si dipana sinuoso e copioso, fitomorfo, a merletto, a pelliccia o nastriforme e creando anse dove trovano spazio mazzolini o ramoscelli fioriti, mentre qui si sviluppa ridotto in esili serti inglobanti bouquet e frammenti di pergolati, il tutto miniaturizzato, scandito con simmetria e con resa cromatica naturalistica ottenuta per trame supplementari broccate in sete policrome, oro lamellare, filato o riccio, e argento riccio.
Il fondo taffetas bianco, rigato per l’alternarsi periodico in ordito di filati di cotone, è impreziosito da trame lanciate in argento lamellare ed è scandito dall’alternanza di righe dorate e profilate in rosa, semplici o decorate da serpentine o piume, il tutto arricchito da un sottile ricamo sparpagliato su tutta la superficie, eseguito in canutiglia d’argento, paillettes e smalti rossi.