Questo ritratto risale ai primissimi mesi del 1754, come si ricava dalla lettera datata 17 luglio 1754, inviata dal Goldoni a Marco Pitteri. In questa lettera il commediografo esprime il suo vivissimo apprezzamento per l’opera, ringraziando il Pitteri per “l’amorosa cura di eternarmi davvero coll’eccellente opera delle sue mani” e dandone anche una prima valutazione critica: “Bizzarra è l’invenzione del berrettino e de’ naturali capelli, che rendono più costante la somiglianza. L’intaglio poi è di tal valore, che farà passare quest’altra opera sua fra le più stimate della sua mano”. E in effetti, l’incisione è di altissima qualità, caratterizzata da una notevole vivacità e freschezza d’intaglio, soprattutto resa più viva dall’informale berretto che conferisce all’allora quarantasettenne Goldoni un’aria gioviale e giovanile. Purtroppo di quest’incisione furono tirati pochi esemplari, perché il Pitteri quasi subito modificò il rame, sostituendo al berretto la parrucca.