Al secondo piano di Ca’ Rezzonico sono collocati gli affreschi eseguiti da Giandomenico Tiepolo nella villa di famiglia a Zianigo. Strappati nel 1906 per essere venduti all’estero, furono acquistati dalla città di Venezia e oggi sono posti in piccoli ambienti che ne ripropongono la collocazione originaria.
Compiuti in un periodo assai lungo, fra il 1759 e il 1797, costituiscono senza dubbio uno dei momenti più affascinanti e singolari di tutta la pittura veneziana.
Non si tratta di opere eseguite per uno specifico mecenate, ma per il piacere dell’artista stesso e dei suoi congiunti, nella dimensione privata della propria casa. Proprio questa circostanza rende il pittore libero da convenzioni figurative e gli consente di assecondare la propria intima natura che lo porta a descrivere con sarcasmo il mondo che lo circonda.
Il Mondo Novo è forse il più famoso del gruppo. Vi si raffigura una folla che si accalca, richiamata dal ciarlatano attorno al casotto della lanterna magica detta, appunto, Mondo Novo, per le immagini di luoghi esotici che venivano mostrate al suo interno.
Nell’affresco, Giandomenico opera un capovolgimento della concezione classica della rappresentazione. La scena non si mostra allo spettatore ma paradossalmente si nega al suo sguardo: non stiamo guardando un’immagine determinata, ma qualcuno che a sua volta guarda qualcos’altro.