Su armatura di base in raso color rosa, prodotta da un ordito e da due trame liserées di fondo e facente capolino solo in alcuni ristretti profili attorno ai motivi decorativi, il fitto e florido decoro risulta descritto per slegatura delle suindicate trame liserées color verde e blu, di una trama lanciata bianca e di due trame broccate, legate in diagonale, in argento filato assieme a oro e argento ricci. Sul fondo prevalentemente argenteo, variabilmente lumeggiato per via delle diversificate tecniche di filatura delle trame metalliche, il disegno è composto da foglie lanceolate frammiste a vegetazione, frutta esotica e conchiglie, il tutto disposto ad andamento verticale e caotico, incalzante, dinamico e segmentato, che riprende il coevo stile eccentrico e orientaleggiante definito ‘bizarre’. La copiosità nell’impiego di preziosi filati metallici, unita all’uso della seta, comune a tutti i tessili di gran pregio, rende fisicamente questo tessuto, il cui uso è iconograficamente documentato nell’abbigliamento signorile sia maschile che femminile, assai pesante e prezioso, oltre che sicuramente ascrivibile alla sontuosa tipologia del tessuto definito ‘ganzo’, vero vanto delle manifatture veneziane, prodotto tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII sec.