Eseguito in finissimo filato di lino, questo merletto rappresenta e testimonia, proprio in virtù delle sue microscopiche proporzioni, un capolavoro di virtuosismo nel generale panorama dell’antica arte del merletto veneziano. Esso consiste in una stretta e lunga strisciolina rettangolare, più precisamente una barbola che veniva applicata come guarnizione della cuffia, accessorio usatissimo per confezionare raffinate e costose acconciature femminili. L’impianto decorativo floreale, sviluppato lungo un centrale asse di simmetria sviluppato verticalmente secondo l’influsso del decoro ‘a candelabra’ di moda presso la corte del Re Sole, si dirama lateralmente in un labirintico intrico di minutissimi racemi fioriti, collegati da cunicoli di ancor più sottili barrette, anch’esse fiorite. A complicare e impreziosire ulteriormente la già ricchissima decorazione, diversi elementi decorativi sono eseguiti in rilievi stratificati, in analogia con le magiche composizioni dei fiocchi di neve, ai cristalli di ghiaccio costituiti dall’agglomerarsi a forma di stella di lunghi e sottili aghi prismatici, caratterizzando ulteriormente questa tipologia ancora più prodigiosa del punto rosa, alla quale nel XIX sec. venne dato il pittoresco appellativo di ‘punto neve’.