Museum of Islamic Civilization
Emirato di Sharjah
Dal 16 febbraio al 2 luglio 2022
Direzione Scientifica Gabriella Belli
A cura di Andrea Bellieni
con Valeria Cafà, Cristina Crisafulli, Gabriele Paglia, Chiara Squarcina, Monica Viero
Inaugura il 16 febbraio 2022 WONDER & INSPIRATION. Venice and the Arts of Islam al Museum of Islamic Civilization dell’Emirato di Sharjah.
La mostra presenta una selezione del ricco patrimonio di opere d’arte e documenti custoditi dai Musei Civici di Venezia. Si propone di dimostrare l’intensità e la proficuità degli scambi culturali e artistici tra Venezia e la cultura islamica, lungo un arco cronologico compreso tra il Medioevo e l’Età moderna.
Venezia, come Venere nata dall’acqua – anzi, nell’acqua! – e per questo assolutamente senza eguali, ha fondato la sua civiltà millenaria soprattutto su ideali di dialogo e scambio “su e lungo l’acqua”, principalmente con i luoghi e le altre comunità e culture con cui Venezia ha dialogato per ragioni commerciali. Già prima dell’anno 1000 i mercanti di Venezia operavano attivamente in tutti i centri, città ed empori mercantili fiorenti lungo le coste dell’intero Mar Mediterraneo, sia verso Oriente, tra Egitto e Turchia, sia verso Sud (Sicilia araba e Nord Africa), e ad Ovest (Spagna moresca). Inoltre, dal XIII secolo erano presenti anche lungo la ‘Via della Seta’ (la lunga strada per la Cina e l’Estremo Oriente), quindi nel cuore del Medio Oriente, lungo le rotte carovaniere che raggiungevano la riva del Mar Caspio, o che attraversavano i fiumi Tigri ed Eufrate.
Attraverso questi ampi rapporti commerciali, se da un lato la seta e le spezie erano fondamentali, dall’altro contestualmente venivano scambiati anche i raffinatissimi prodotti d’arte e artigianato realizzati nelle regioni del Mediterraneo e dell’Oriente: la Repubblica di Venezia fu per molti secoli un ‘ponte’ tra Oriente e Occidente.
Tra i fattori determinanti del successo veneziano e del suo ruolo peculiare e unico vi furono sicuramente la sua grande esperienza marinara, la sua solidità finanziaria, la sua organizzazione dei “fondaci” (magazzini) e la sua grande tolleranza religiosa.
Per tutti questi motivi le qualità caratteristiche del cittadino veneziano, intraprendente e coraggioso, erano l’apertura mentale e la curiosità per tutte le culture con cui entrava in contatto; un uomo sempre pronto a farsi catturare dalla “MERAVIGLIA”, suscitata in lui dalle conquiste della straordinaria Arte dell’Islam, un’arte preziosa e raffinata, sorprendente per la sua fantasia, caratterizzata dall’abilità decorativa, oltre che dalle tecniche prodigiose che nobilitavano i materiali più comuni, o esaltavano le straordinarie qualità di quelli preziosi.
Per questo le case dei mercanti veneziani si riempirono presto di questi eccezionali “oggetti di meraviglia”. Le vicende della storia hanno fatto sì che alcune di queste opere, soprattutto all’epoca della caduta della Serenissima (1797), passassero direttamente dalle case al Museo: sono gli stessi oggetti che questa mostra espone. Sono anche le stesse opere che a Venezia, in un lunghissimo arco di tempo che arriva al Settecento, stimolarono l'”ISPIRAZIONE” al gusto, all’invenzione e all’abilità tecnica degli artisti e artigiani veneziani: non semplici imitazioni, ma originali creazioni nate da quella suggestione viva, a volte riprodotta fedelmente nei motivi, a volte rielaborata con libertà.
Lo ‘stile veneziano’ più caratteristico nasce da quelle fonti ‘islamiche’, solo apparentemente lontane, ricche, dorate e sontuose, caratterizzate da motivi decorativi stilizzati che guardano alla natura o basati su una complessa geometria intrecciata, da un accordo raffinato ma anche luminoso dei colori, dalla pregiata qualità della materia: sono tutti elementi che legano strettamente l’arte di Venezia a quella delle culture del Mediterraneo e della Via della Seta.