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Il cortile di Palazzo Ducale a Venezia

Capolavori

Marc Chagall, Rabbino n. 2 o Rabbino di Vitebsk

Autore Marc Chagall (Vitebsk, 1887 – Saint-Paul-de-Vence, 1985)
Data 1914-22
Museo Ca' Pesaro - Galleria internazionale d'arte moderna
Tecnica Olio su tela
Dimensioni 104 x 84 cm
Inventario inv. 0849, acquisto Comune di Venezia, Biennale 1928

Nel 1914 Chagall rientra in Russia da Parigi; vuole restare a Vitebsk solo qualche mese ma resta bloccato dalla scoppio della guerra e vi rimane fino al 1922. In quegli anni  recupera il legame con il mondo ebraico dell’infanzia, espresso attraverso le immagini della cittadina natale. Qui è ambientata la prima versione del dipinto, Ebreo in bianco e nero o Rabbino di Vitebsk del 1914 (oggi al Kunstmuseum di Basilea).

Secondo il racconto dell’artista, a Vitebsk incontra per caso un anziano e lo veste con gli abiti del padre usati per la tradizionale preghiera del mattino, di giorni feriali. La  figura è descritta con grande precisione, dal tallìt sulle spalle e i tefillìn sulla fronte e sul braccio sinistro, al kippà in testa, mentre gli occhi sono malinconici e la bocca ripresa nell’atto di salmodiare. Lo sfondo sottolinea la massima concentrazione sul soggetto: nessuna pausa descrittiva, solo forme geometriche bianche e nere.

Marc Chagall, Rabbino n. 2 o Rabbino di Vitebsk