Un affresco da ricomporre
L'allegoria Nuziale di Tiepolo a Ca' Rezzonico
Forse non tutti sanno che a Ca’ Rezzonico c’è proprio il cielo… in una stanza! Il soffitto della Sala dell’Allegoria Nuziale si apre su un cielo azzurro popolato da molti personaggi dipinti da Giambattista Tiepolo, uno dei più famosi pittori veneziani dei suoi tempi, affiancato da Girolamo Mengozzi Colonna.
Ma come ha fatto a realizzare quest’opera?
Con la tecnica dell’affresco. Il pittore non ha lavorato su una tela o su una tavola, ma direttamente sul muro dove è stato steso, in due strati, un intonaco cioè una “poltiglia” composta da sabbia, polvere di marmo e calce mescolate con acqua.
Tiepolo ha dipinto su questo intonaco quando era ancora umido (“fresco”), con pennellate molto veloci per finire l’opera prima che si asciugasse.
Per essere sicuri di lavorare su un intonaco sempre fresco cosa facevano i pittori?
Lo stendevano solo nella parte di muro che pensavano di riuscire a dipingere in giornata.
Per fare tutto l’affresco, quindi, serviva un certo numero di “giornate”. Ma cos’è successo?
L’affresco di Giambattista si è diviso in tanti riquadri ed è pure scomposto!
Serve proprio un occhio allenato per ricomporre il puzzle… ci proviamo?
Di seguito ecco i template da stampare e ritagliare. Ogni singolo puzzle rappresenta una “giornata”!