Collaborazioni con Istituzioni e Università
Collaborazioni con Istituzioni e Università
La Fondazione Musei Civici di Venezia promuove e diffonde la cultura intesa come bene comune attraverso la conservazione, lo studio e la valorizzazione dell’immenso patrimonio dei musei e il loro articolato insieme di servizi culturali.
In quest’ottica, MUVE Academy si occupa di coordinare le relazioni e le collaborazioni con le Università e le Istituzioni al fine di sviluppare progetti comuni e di orientare la formazione di studenti verso settori inerenti alle attività della Fondazione Musei Civici di Venezia.
Scopri i progetti
Rete Mondiale UNESCO dei Musei dell’Acqua (WAMU-NET) - Museo di Storia Naturale
Fondazione Musei Civici di Venezia – Museo di Storia Naturale aderisce alla “Rete Mondiale UNESCO dei Musei dell’Acqua” (“UNESCO’s Global Network of Water Museums”)
La Rete Mondiale UNESCO dei Musei dell’Acqua (WAMU-NET) è stata formalmente riconosciuta nel giugno 2018 dal Consiglio Intergovernativo UNESCO in quanto “iniziativa dell’UNESCO”, tramite la Risoluzione n.XXIII-5 dell’UNESCO-IHP / International Hydrological Programme intitolata “Global Network of Water Museums and UNESCO IHP in support of water sustainability education and water awareness efforts”.
WAMU-NET si propone di rappresentare e promuovere i principali patrimoni di civiltà delle acque a livello globale tramite una piattaforma che riunisce musei dell’acqua, ecomusei, patrimoni, monumenti, comunità locali e varie istituzioni particolarmente attivi sui temi dell’acqua e della sostenibilità, come definito negli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell’UNESCO (educazione a un corretto uso dell’acqua, protezione ambientale e della biodiversità, valorizzazione di musei ed eco-musei anche in ottica turistica, partecipazione delle comunità locali per una gestione dell’acqua più lungimirante, etc) offrendo opportunità per importanti ricadute a livello regionale e internazionale.
Di seguito le principali attività svolte nell’ambito della collaborazione:
- 30 aprile 2019 – I GIOVANI E IL PATRIMONIO DELLA TRADIZIONE NAUTICA DI VENEZIA – 5 Nuovi Itinerari Digitali – Conferenza di presentazione del progetto realizzato dal Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua in collaborazione con l’Università Ca’Foscari di Venezia e gli studenti dell’Istituto Turistico Algarotti di Venezia, finanziato nell’ambito del progetto Interreg “YouInHerit”. Per maggiori informazioni >>>
University College London (UCL) Institute of Archaeology – Museo del Vetro
UCL Institute of Archaeology in collaboration with Museum of Glass of Murano and the British Museum
“Elementi bizantini e islamici nel vetro veneziano: Dall’Alto Medioevo al Rinascimento”
Questo progetto è finanziato da: London Arts and Humanities Partnership (LAHP)
PhD Student: Dott.ssa Veronica Occari
Supervisors: Prof. Ian Freestone (UCL) and Dr. Corisande Fenwick (UCL) and with the help of Dr. Andrew Meek (British Museum)
Attraverso lo studio tecnico-materico del vetro, questo progetto indaga il transfer culturale avvenuto tra il Medio Oriente e l’Italia in epoca medievale, con particolare attenzione al ruolo di Venezia. I secoli di interesse, all’dal XI al XV secolo, rappresentano un periodo di grande scambio culturale tra l’Oriente e l’Occidente, che ha promosso non solo la circolazione di beni preziosi ma anche di nozioni e sviluppo tecnologico.
Il Medio Oriente ha una storia di produzione vitrea lunga e ben affermata, risalente ai tempi dell’età del bronzo. È interessante riportare che la produzione di vetro in larga scala, dai tempi dei romani fino all’avvento dell’Islam, è avvenuta proprio in queste zone. In Occidente, il vetro grezzo proveniente dall’Oriente veniva solamente rifuso e rimodellato in piccole officine cosiddette secondarie, fino all’avvento del medioevo, quando anche in Europa iniziarono a formarsi officine “primarie”.
L’industria vetraria veneziana ha origine nel X secolo D.C. e Venezia diventa presto il più importante centro di lavorazione artistica del vetro in Occidente, caratterizzato da intensi rapporti commerciali con l’Oriente.
Non si è certi sulle origini dell’industria vetraria veneziana ma è evidente che diverse tecnologie utilizzate a Venezia, come l’uso del calcio fosfato come opacizzante nel vetro, l’utilizzo di opacizzanti a base di stagno, le tecniche di doratura e di decorazione a smalto su vetro e l’incisione del vetro trasparente con punta di diamante, fossero in uso anche in Siria e in Egitto.
L’importazione a Venezia di cenere vegetale dal Medio Oriente, utilizzata come fondente, è documentata sin dal 1255 A.D assieme all’uso di un pigmento blu a base di cobalto con caratteristiche simili allo stesso utilizzato in Siria nella decorazione di vetri e ceramiche. Inoltre, diversi elementi stilistici che richiamano lo stile medio orientale sono stati identificati nei vetri veneziani, come l’uso di elementi geometrici, la presenza di manici ad “angolo” e di vasi con forma a “pera”.
Il progetto di ricerca affronta i seguenti temi:
- Quali innovazioni tecnologiche nell’industria vetraria italiana sono state acquisite dal mondo bizantino e islamico? Un coerente studio diacronico su questo tema non è ancora presente in letteratura. Altrettanto assente è un database composizionale e cronologico capace di unire i dati di composizione chimica ad aspetti più generali, quali gli sviluppi socio-economici del periodo storico in considerazione. Tramite lo studio scientifico di campioni rappresentativi di oggetti vitrei italiani databili da circa l’XI al XV secolo , sarà possibile determinare le innovazioni tecnologiche verificatasi nel periodo di interesse. Tali innovazioni saranno paragonate con quelle avvenute in Medio Oriente.
- Quali materie prime sono state importate dal Medio Oriente all’Italia durante il periodo di interesse?
- Fino a che punto le Crociate hanno contribuito in questo transfer di idee e tecnologie?
Il Museo del Vetro di Murano ha consentito di supportare questo progetto e di promuovere l’accesso sia alle collezioni che agli archivi di interesse per la ricerca.
Collezioni di vetro islamico presenti in musei inglesi, quali il British Museum, il Victoria and Albert Museum e il Ashmolean, sono disponibili ai fini di questa ricerca.
Gli oggetti verranno inizialmente analizzati in maniera non invasiva tramite XRF portatile in modo da identificare preliminarmente i coloranti e gli opacizzanti utilizzati. Un’ analisi più approfondita dei campioni tramite SEM-EDX fornirà informazioni dettagliate sulle materie prime utilizzate e i processi tecnologici usati dai maestri vetrai. I campioni verranno ulteriormente analizzati utilizzando LA-ICP-MS, una tecnica più sensibile che permette lo studio della provenienza delle materie prime.
Questo progetto rivelerà il transfer tecnologico avvenuto tra questi due mondi così com’era, in un periodo storico caratterizzato da guerre e crociate ma anche da nuove idee, arte e bellezza.
DVRI – DISTRETTO VENEZIANO DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
Fondazione Musei Civici di Venezia a partire dal 2014 insieme a 16 enti veneziani costituisce l’associazione Distretto Veneziano della Ricerca e dell’Innovazione (DVRI) con l’obiettivo di costruire una nuova comunità che promuova la collaborazione tra gli enti e le Istituzioni che operano nel territorio veneziano nell’ambito della ricerca e dell’innovazione.
L’iniziativa parte dalla sottoscrizione da parte di diversi enti veneziani del Venice Statement – La dichiarazione di Venezia per la collaborazione nella ricerca il 10 novembre 2011, sottoscritta in occasione dell’UNESCO World Science Day.
I soci del DVRI intendono:
- Promuovere un clima di fattiva collaborazione che dia concretezza del 33 art. della costituzione italiana e al principio di libera circolazione delle idee e delle persone.
- Accogliere ricercatori e studiosi internazionali, dando il proprio contributo in ambito di cooperazione internazionale
- Dare spazio ai giovani e alla donne affinché si costituisca una società in cui l’uguaglianza tra le persone sia un fondamento certo.
- Condividere risorse, conoscenze, spazi, persone che diano vita a progetti interdisciplinari e di ampio respiro socio-economico.
- Generare innovazione sociale ed economica, capace di attivare processi di pace nello sviluppo delle relazioni con altri paesi.
- Sviluppare un sistema economico-sociale capace di innovazione e recettivo al trasferimento tecnologico.
Questi principi ispiratori guidano gli enti del Distretto nello stipulare convenzioni e patti bilaterali su progetti specifici che sappiano accrescere il valore della ricerca e della cultura a Venezia per la società tutta e per le generazioni future.
Di seguito i principali progetti di partenariato:
#DigitalStrategy al Museo – 27 Settembre 2017, Ca’ Rezzonico;
#PublicEngagement / La Cultura a portata di tutti – 28 Settembre 2017 Palazzo Ca’ Foscari.
SMART Passport è la community card dell’Associazione Distretto Veneziano Ricerca e Innovazione. È rivolta a tutti gli affiliati studiosi, artisti, creativi e stagisti dei membri del DVRI.
La card nasce per condividere risorse e favorire la nascita di nuove progettualità condivise tra gli enti culturali, scientifici e dell’Higher Education veneziana.
Università IUAV di Venezia - Salotto Longhena MUVE e IUAV in dialogo tra arte e architettura
L’Università Iuav di Venezia (Dipartimento di Culture del progetto) e la Fondazione Musei Civici di Venezia (Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro) collaborano per un ciclo di eventi aperti al pubblico (conferenze, seminari, dibattiti, workshop, mostre), nati dalla collaborazione fra le due istituzioni e inteso a promuovere dialoghi a tema fra le arti e l’architettura moderna e contemporanea.
La Galleria di Ca’ Pesaro ospiterà le iniziative dal titolo Salotto Longhena in omaggio all’architetto Baldassare Longhena (1598-1682), autore dello splendido palazzo sul Canal Grande che ospita il Museo
Il ciclo è stato inaugurato a Palazzo Ducale (Chiesetta del Doge) martedì 19 gennaio 2016 con un seminario, a cura di Renato Bocchi e Claudia Pirina, dal titolo Spazio arte architettura. Sguardi iberici, cui parteciperanno tre importanti e noti architetti operanti nella penisola iberica: Carme Pinós, Fabrizio Barozzi e Jorge Ramos.
Università degli Studi di Padova - PROGETTO MEDAGLIONI ROMANI
Da diversi anni è iniziata una fattiva collaborazione tra la Fondazione dei Musei Civici di Venezia e il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Padova allo scopo di approfondire la
conoscenza e migliorare la valorizzazione di un singolare gruppo di beni culturali: i medaglioni romani imperiali conservati al Museo Correr di Venezia.
Si tratta di monete particolari, spesso multiple delle correnti, emesse in numero limitato dagli imperatori in occasione di particolari eventi.
Gli oltre venti esemplari conservati nel museo civico veneziano, comprendendo anche pezzi unici e rari, meritavano sia un approfondimento storico-artistico, sia un approccio multidisciplinare che potessero confermare ipotesi attributive e facilitarne la fruizione da parte degli utenti.
Attraverso le tecnologie utilizzate, che comprendono analisi fisiche e rilevazioni 3D, è stato possibile distinguere inequivocabilmente in molti casi originali coniati da copie fuse rinascimentali. Emblematici in tal senso si sono rivelati i risultati ottenuti con questo approccio pluridisciplinare dallo studio del medaglione di Adriano con il ponte Elio, il quale può essere ormai considerato, unico, originale e antico (M. Asolati, A. Conventi, C. Crisafulli, E. Faresin, G. Salemi, Il medaglione di Adriano con il ponte Elio tra restauro antiquario e recupero virtuale, “Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica”, 59, 2013, pp. 183-214).
La realizzazione del modello tridimensionale digitale permette una visione molto dettagliata di ogni particolare, il quale risulta in questo modo più distinguibile e misurabile rispetto alla semplice visione autoptica; la modellazione 3D peraltro apre il campo anche a diverse applicazioni da sfruttare per la piena valorizzazione dei pezzi.
Dai modelli 3D digitali sarà possibile anche ricavare, tramite stampanti 3D, delle copie fisiche che potranno essere utilizzate sia in vetrina accanto agli originali, per permettere la visione di entrambe le facce contemporaneamente, sia per l’ideazione di iniziative come, per esempio, la creazione di percorsi per non vedenti o ipovedenti: in quest’ultimo caso si potrebbero realizzare copie con particolari opportunamente enfatizzati (l’iconografia monetaria oppure gli elementi epigrafici) oppure modificati, per esempio sostituendo le lettere in alfabeto latino con scritte in braille.
Alcuni risultati di questa ricerca sono stati discussi nel I Workshop Internazionale di Numismatica e Nuove metodologie d’indagine (Padova, 3-4 Novembre 2016) dal titolo Tomography Image processing surface and bulk Characterization Technologies Archaeology and Coins.
Referenti scientifici del progetto:
per l’Università di Padova: prof. Michele Asolati, prof. Giuseppe Salemi;
per la Fondazione Musei Civici di Venezia: Arch. Andrea Bellieni, dott.ssa Cristina Crisafulli
Accademia di Belle Arti di Venezia
Fondazione Musei Civici di Venezia e Accademia di Belle Arti di Venezia il 6 Aprile 2016 hanno stipulato un Protocollo d’Intesa per avviare collaborazioni nell’ambito della conservazione, valorizzazione, promozione e fruizione del patrimonio artistico e culturale della Città di Venezia.
Per questo l’Accademia e la Fondazione si sono impegnati a cooperare nell’organizzazione di eventi espositivi, attività formative quali workshop, tirocini e laboratori, nonché collaborazioni nell’ambito dell’insegnamento e della ricerca.
IL VEDERE TRASPARENTE. Disegni di anatomia artistica tratti dai reperti del Museo di Storia Naturale >
11 maggio > 24 giugno 2018
Giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia presentano al pubblico il frutto del loro percorso formativo artistico, proponendo una diversa chiave di lettura delle collezioni scientifiche conservate al Museo di Storia Naturale.
SDA Bocconi - MASTER IN ARTS MANAGEMENT AND ADMINISTRATION (MAMA)
Nell’intento di perseguire il proprio scopo statutario di promuovere e diffondere le espressioni culturali ed artistiche come bene comune, la Fondazione Musei Civici di Venezia stipula con la Scuola Aziendale Bocconi Schoool of Management (SDA Bocconi) una nuova convenzione finalizzata a:
– contribuire alla promozione del Master internazionale in Art Management and Administration e al suo svolgimento mediante insegnamenti, testimonianze, case study e percorsi di action learning attinenti;
– ospitare per periodi definiti studenti internazionali interessati alle specifiche attività della Fondazione Musei Civici di Venezia;
– partecipare allo svolgimento di studi, ricerche e progetti in materia di promozione e comunicazione;
Cos’è il MAMA ?
Il nuovo Master Art Management and Administration (MAMA), da ottobre 2015 è un programma internazionale rivolto a laureati in discipline umanistiche e a professionisti che lavorano per organizzazioni operanti in ambito artistico e culturale, come musei, teatri, festival.
Il Master, della durata di 12 mesi (da ottobre a dicembre), si svolge interamente in lingua inglese e fornisce un quadro completo del settore e dei suoi aspetti operativi, spaziando dall’organizzazione degli enti alla gestione HR, dal marketing al fundraising, dalla creative entrepreneurship al business planning.
Fondazione Giorgio Cini - RICERCA E FORMAZIONE STUDI TEATRALI
La Fondazione Musei Civici di Venezia e la Fondazione Giorgio Cini hanno stretto un accordo per la collaborazione e per la promozione, il sostegno e la divulgazione di progetti culturali condivisi per la ricerca, la divulgazione e la valorizzazione della cultura storico-artistica e scientifica.
A partire dal 2015 le due importanti istituzioni veneziane – che conservano e gestiscono un patrimonio culturale di immenso valore – offrono a studenti italiani e/o stranieri momenti di approfondimento e ricerca attraverso tirocini su specifiche tematiche rivolte alla conservazione e valorizzazione delle rispettive prestigiose collezioni.
Avvalendosi di una borsa di tirocinio gli stage sono suddivisi in due fasi: nei primi tre mesi si svolgono presso l’Istituto per il Teatro e il Melodramma Europeo – Fondazione Giorgio Cini e nei successivi tre alla Biblioteca di Studi Teatrali di Casa Goldoni – Fondazione Musei Civici di Venezia.
Duke University - RICERCA JACOPO DE BARBERI
La Fondazione Musei Civici di Venezia ha stipulato un accordo di collaborazione con il Department of Art, Art History, & Visual Studies della Duke University di Durham per compiere uno studio approfondito sulla storia architettonica e urbana di Venezia a partire dalle fonti storiche e cartografiche nonché da altri materiali storici originali (disegni, mappe) conservati nelle collezioni della Fondazione Musei Civici di Venezia.
La ricerca parte da una approfondita analisi della Veduta prospettica di Venezia (1500), stampa xilografica su sei fogli in carta (I° stato), di Jacopo de’ Barbari, e delle sei relative matrici xilografiche originali, intagliate e incise in legno di pero, conservate presso il Museo Correr.
In particolare la collaborazione riguarderà le attività di:
- scansione e acquisizione di dati 3D;
- realizzazione di sistemi per la realtà virtuale;
- modellizzazione 3D;
- realizzazione di sistemi di interazione 3D;
- realizzazione di sistemi per la realtà aumentata;
- organizzazione di mostre internazionali
University of Oxford - Faculty of Medieval and Modern Languages - 15cBooktrade Project
E’ stata stipulata un’accordo di collaborazione tra University of Oxford – Faculty of Medieval and Modern Languages – 15cBooktrade Project e Fondazione Musei Civici di Venezia per l’acquisizione, lo sviluppo ed l’applicazione di metodologie di ricerca sull’origine della stampa e sui libri del XV secolo.
Università degli Studi di Padova - ATLANTE FORTUNY
Atlante Fortuny. Patrimonio e innovazione nell’opera di Mariano Fortuny: fonti ispiratrici nell’arte di orchestrare la luce, relazioni, influssi, testimonianze nel contesto artistico europeo.
L’Università degli Studi di Padova ha di recente finanziato un Progetto di Ateneo dal titolo Atlante Fortuny dedicato ad una ricognizione sulle fonti che hanno ispirato l’opera e la poetica teatrale di Mariano Fortuny y Madrazo. Ne è responsabile scientifica la Prof.ssa Cristina Grazioli, docente presso il medesimo Ateneo. Il progetto intende avviare, per la prima volta e in modo sistematico, il reperimento, l’analisi e la messa in relazione dei documenti conservati nei musei e nelle istituzioni italiane e straniere che hanno serbato traccia dell’operato di questo poliedrico artista.
La ricerca è stata iniziata presso il Museo Fortuny di Venezia che ospita, oltre al fondo più cospicuo di documenti e materiali relativi all’artista, anche la biblioteca appartenutagli. L’indagine viene condotta su due binari paralleli: la ricognizione del patrimonio documentale e bibliografico qui conservato; lo studio dell’opera e della riflessione artistica di Fortuny sulla base del contesto delle letture che compongono la sua preziosa biblioteca. Il momento centrale dello studio è costituito dall’attività teatrale, con particolare attenzione all’illuminazione della scena.
Se la parte tecnica della riforma è già stata oggetto di indagine storico-critica, altrettanto non si può affermare per il versante teorico, ancora in parte da contestualizzare rispetto alle poetiche coeve. Le ricerche hanno come obiettivo primario l’analisi di questo aspetto della proposta spettacolare di Fortuny. Ma la ricognizione sfiorerà tutti gli ambiti esplorati dall’artista nel corso della vita, nel rispetto della sua concezione poetica tutta impregnata di quell’idea di Arte Totale e di dialogo tra le discipline artistiche che solo nel teatro trova piena possibilità di realizzazione. In quest’ottica, oggetto d’interesse diventano allora, oltre ai materiali teatrali, anche le fotografie, le incisioni, gli abiti, i tessuti stampati, le lampade e ogni sorta di materiale a lui appartenuto e da lui considerato come fonte d’ispirazione. Il progetto si concluderà nel gennaio 2014. Si auspica che lo studio compiuto in questi mesi possa consentire di delineare in modo più puntuale il ritratto e l’opera di questo straordinario personaggio grazie ad una dettagliata mappatura delle relazioni instaurate da Fortuny nel corso della vita con gli artisti a lui contemporanei, figure capitali nel panorama europeo tra Otto e Novecento.
Visita la pagina del Museo >>>
Appuntamenti:
Università degli Studi di Padova - COLLEZIONI NUMISMATICHE
LE COLLEZIONI NUMISMATICHE SI APRONO ALL’UNIVERSITÀ
La Fondazione dei Musei Civici Veneziani e l’Università degli Studi di Padova, Dipartimento dei Beni culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica, hanno sottoscritto nel 2015 un importante accordo di collaborazione con finalità didattiche.
La convenzione nasce per soddisfare i bisogni formativi degli studenti dei corsi di Numismatica, tenuti presso l’Università di Padova, fornendo loro un privilegiato contatto con le straordinarie collezioni conservate presso il Museo Correr.
D’altro canto l’occasione offre alla Fondazione la possibilità di estendere la sua offerta culturale valorizzando il proprio patrimonio.
Gli studenti, sia laureandi che specializzandi, seguiti dal loro docente e/o dal conservatore delle collezioni numismatiche, potranno così seguire attività variamente predisposte a seconda del loro livello di conoscenza, spaziando dai materiali greci e romani fino agli esemplari medioevali moderni per non tralasciare gli strumenti di fabbricazione della zecca di Venezia.
Le nozioni teoriche, acquisite sia in aula sia durante queste attività, potranno allora essere adeguatamente contestualizzate, fissate e trovare nuovi spunti di approfondimento con l’ausilio di numerosi esempi pratici.
Università IUAV di Venezia - MUSEO INSIEME
La collaborazione tra Fondazione Musei Civici di Venezia – Museo di Storia Naturale e l’Università Iuav di Venezia, in particolare con i corsi di Laurea Triennale e Magistrale in Design, ha coinvolto gli studenti dei corsi nella produzione di progetti immaginando un museo diffuso nel territorio, a servizio della comunità e del delicatissimo ecosistema lagunare.
Se gli studenti di laurea Magistrale hanno elaborato una serie di percorsi che si snodano tra il Museo e la Laguna di Venezia – ognuno impreziosito da un’atmosfera peculiare e raccontato attraverso diverse strutture narrative e differenti artefatti comunicativi – gli studenti di Laurea Triennale si sono invece cimentati nel compito di raccontare nei loro manifesti missione e valori di un museo scientifico.
Suddivisi in piccoli gruppi, gli studenti hanno affrontato le problematiche della comunicazione del museo “partecipato e diffuso” nel territorio, sviluppando i lavori attraverso varie fasi – letture teoretiche sul poster-design nella comunicazione; analisi di manifesti d’autore; presentazione del tema progettuale; sopralluoghi in museo e incontri con gli operatori; analisi dei bisogni di comunicazione; fase di progettazione – e rivolgendosi a tre diversi destinatari: il turismo, la città e il suo territorio, la scuola.
I lavori prodotti, dall’esito davvero sorprendentemente originale ed efficace, sono esposti dal 30 gennaio al 14 febbraio 2016 in una mostra allestita al piano terra del museo al Fondaco dei Turchi (visitabile con l’orario e il biglietto del museo) che presenta i 50 manifesti realizzati degli studenti del corso di Laurea Triennale in Design e i 7 progetti di comunicazione d’ambiente del corso di Laurea Magistrale in Design dello Iuav.
Di seguito trovi:
Catalogo della mostra (Pdf 9MB) >>>
Per maggiori informazioni e materiali consulta la pagina del progetto >>>
INFORMAZIONI
MUVE Academy
muveacademy@fmcvenezia.it
Tel. 041.2405211