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DI FAMIGLIE E DI PERSONE
Guida agli archivi storici dei Musei Civici di Venezia secc. XI-XXI

MUSEO CORRER
Sala delle Quattro Porte
Giovedì 18 novembre ore 17

Presenta il volume:
Alessandro Marzo Magno
Intervengono:
Gabriella Belli
Direttore Fondazione Musei Civici di Venezia
Eurosia Zuccolo
Soprintendente Archivistico e Bibliografico del Veneto e Trentino Alto Adige

Gli archivi conservati nei Musei Civici sono un patrimonio inestimabile e imprescindibile per la conoscenza della storia di Venezia e dei suoi abitanti, di persone e famiglie che hanno affidato ai musei della città una enorme mole di documenti che occupano un lungo arco di tempo, dall'XI al XX secolo. Archivi che ora potranno essere accessibili e dei quali si potrà assicurare la più opportuna conservazione.

" L’importanza di tale lavoro, che ha riguardato oltre 150 archivi, rende disponibile finalmente una mole di dati e conoscenze con i quali dovrà confrontarsi d’ora in poi chiunque si occupi di storia veneta e veneziana declinata in ogni suo aspetto, da quello storico artistico a quello sociale ed economico. E con le carte dovranno confrontarsi le stesse collezioni artistiche così spesso alle carte legate e che da queste riceveranno nuova luce" sottolinea Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia. "Archivi rinati" li chiama nel volume Eurosia Zuccolo, Soprintendente Archivistico e Bibliografico del Veneto e del Trentino Alto Adige.

Il volume contiene un lavoro complesso, che ha richiesto anni. Risale al 2012 la convenzione con la Soprintendenza archivistica per il Veneto per la descrizione degli archivi della la Fondazione Musei Civici di Venezia, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha ne ha finanziato nel 2013 il Censimento. Un lavoro necessario con molteplici risultati: far emergere la consistenza e la fisionomia del patrimonio documentario, identificare i complessi archivistici e i distinti fondi, ricondurli ai rispettivi soggetti produttori, rilevare lo stato di ordinamento e verificare la salute dei supporti, avviare comuni iniziative di divulgazione e valorizzazione. I risultati di questa poderosa operazione di raccolta e contestualizzazione di dati sono ora presentati per la prima volta, sotto forma di guida cartacea.

I materiali sono eterogenei e quasi esclusivamente prodotti da privati, famiglie e persone, solo alcuni piccoli nuclei provengono da Enti, anche le tipologie archivistiche sono molto varie: archivi, parti di archivi, documenti sciolti, disegni e foto prodotti da famiglie, collezionisti, artisti, architetti, ingegneri, studiosi, geografi, eruditi, patrioti. Carte che racchiudono la storia e la memoria di una parte significativa della società veneziana e non solo, molti sono frutto dell’attività di un unico produttore, altri invece sono complessi documentari molto articolati e consistenti, archivi di famiglia (come Donà dalle Rose, Mocenigo, Boldù di Santa Maria Nova, Zen dei Santi Apostoli) e raccolte o collezioni di varia provenienza costituite in varie epoche da studiosi e collezionisti. Tutte insieme costituiscono un archivio diffuso per la storia della città e anche delle sue collezioni artistiche e la testimonianza della volontà, e dell'esigenza dei cittadini e di studiosi e intellettuali di consegnare ala città di Venezia fonti storiche che in quanto private erano maggiormente esposte al rischio di dispersione, riconoscendo nel museo civico il degno custode di tali preziose testimonianze.

Le vicende degli archivi di famiglia sono in linea di massima piuttosto simili, vale a dire matrimoni, eredità, accrescimenti o declini delle stesse famiglie, con rari e preziosi esemplari di volumi a stampa, cronache, diari, relazioni diplomatiche e carteggi, diverse per natura e formazione sono le collezioni e le raccolte documentarie di singoli studiosi e collezionisti. Insieme illustrano la storia di famiglie patrizie, della Repubblica, del Risorgimento, delle scienze, dell’arte e dell’artigianato e formano un patrimonio culturale cui va riconosciuto un forte valore civico e identitario per la città di Venezia e per il suo territorio.

La Guida è stata elaborata con un'attitudine che si scosta dalla consueta prassi di semplice descrizione gestionale, per ricostruire anche la storia degli stessi archivi, della loro costituzione e custodia e dei passaggi di mano e riordini, per ricostruirne anche i contesti di studio e di lavoro in cui si sono trovati. Producendo così un sistema che mette in relazione il complesso archivistico con la sua produzione e la sua conservazione, le carte alle vicende familiari e successivamente museali, e i fondi con altre tipologie di beni posseduti.

Il patrimonio del complesso sistema dei Musei Civici di Venezia nasce come è noto dalla raccolta del nobile veneziano Teodoro Correr che alla morte, nel 1830, destinò la sua ricchissima collezione d’arte e di libri alla città perché fosse istituito un pubblico Museo. La rete dei Musei Civici conserva oggi, nelle sue undici sedi, un rilevantissimo patrimonio bibliografico e documentario pervenuto soprattutto attraverso le donazioni che nel tempo si sono aggiunte.

A Palazzo Ducale troviamo così gli archivi della Divisione tecnico artistica della Direzione Belle Arti e la Direzione di Palazzo Ducale e la documentazione anche fotografica sugli interventi di restauro dei maggiori edifici monumentali cittadini dal 1903 al 1985 è tutt’ora qui conservata; Nel Museo del vetro di Murano, nato per iniziativa di Antonio Colleoni e dell’abate Vincenzo Zanetti, è conservato anche l’importante archivio sulla storia dell’isola che costituisce a tutt’oggi fonte imprescindibile per gli studi muranesi; nel Museo di Palazzo Mocenigo, donato per disposizione testamentaria dall'ultimo discendente Alvise Nicolò, si conservano l’archivio della famiglia Mocenigo di San Stae e, oltre agli altri archivi del tessile, lo straordinario archivio della storica Scuola dei merletti di Burano; la biblioteca-archivio del Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue conserva preziosi carteggi e archivi giunti insieme alle raccolte scientifiche; nel Museo Casa di Carlo Goldoni e nella sua biblioteca è confluito il materiale di argomento teatrale che arrivava nelle collezioni civiche, compreso l’importante archivio Vendramin; Palazzo Fortuny ospita l'importante biblioteca-archivio dell’artista, testimonianza della sua poliedrica e geniale attività, e gli archivi fotografici delle raccolte civiche, che comprendono, tra le straordinarie collezioni, quella del fotografo Carlo Naya; nella Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro sono conservati gli archivi professionali degli architetti che furono tra i protagonisti del nuovo assetto urbano tra Otto e Novecento, e uno dei pochi archivi istituzionali presenti nelle collezioni civiche, quello dell’Opera Bevilacqua La Masa (dal 1907 al 1922). Sono solo alcune note ed esempi di quanto esposto nel volume.

Di famiglie e di persone.
Guida agli archivi storici dei Musei Civici di Venezia secc. XI-XXI
A cura di Erilde Terenzoni e Monica Viero
Edizioni Lineadacqua

Presentazione su invito, fino a esaurimento dei posti disponibili

Contatti per la stampa
Fondazione Musei Civici
Valentina Avon
T +39 041 2405257
M +39 348 2331098
press@fmcvenezia.it
www.visitmuve.it/it/ufficio-stampa
Museo Correr
San Marco 52
30124 Venezia
T +39 041 2405211
correr.visitmuve.it
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