Martedì 18 novembre la Giunta Comunale ha approvato il piano di fattibilità tecnico economica per il riallestimento tematico ed espositivo del primo piano del Museo Correr. Un investimento di Fondazione in infrastrutture, percorsi e allestimenti, tra cui la valorizzazione del progetto scarpiano, per renderlo, una volta di più, “Il Museo della Città”.
Dopo il rinnovamento delle Sale Canoviane (2015), la riapertura delle Sale Reali (2022), e i prossimi lavori di riqualificazione e impiantistica del Salone da Ballo, Fondazione Musei Civici, in stretta collaborazione con l’amministrazione Comunale, continua il suo piano di investimenti e valorizzazione del Museo Correr con il progetto di riallestimento tematico-espositivo del primo piano; un intervento di oltre 5 milioni di euro che comprenderà le parti di struttura ed edilizia, parti di restauro e reintegro, impiantistica, illuminazione, fino al nuovo assetto architettonico ed espositivo di ogni sala, con nuovi apparati museografici, scientifici e comunicativi, con proposte inclusive, dedicate a tutto il pubblico e ciascun visitatore.
Un percorso che conduce nella Storia e Civiltà di Venezia, tra lo Stato, le istituzioni, la città, le arti, un racconto avvincente e partecipativo attraverso collezioni uniche che conferma, una volta di più, il Correr come “Il Museo di Venezia” come luogo strategico per l’incontro, lo studio, la conoscenza, la divulgazione e contribuisce, ancora oggi, alla crescita di una città.
Il progetto approvato si integra con la restituzione dello spazio espositivo del secondo piano, attualmente in corso e con apertura prevista nel 2027: un intervento dal valore di oltre 3 milioni di euro, di cui il 40% finanziato da una donazione. A questo si affianca il piano di abbattimento delle barriere architettoniche, che prevede la realizzazione di un nuovo ascensore, per un ulteriore investimento di 3 milioni di euro.
Si tratta di interventi realizzati grazie a risorse proprie e al sostegno di donatori privati e comitati internazionali per la salvaguardia, a conferma della capacità di Fondazione di attrarre e consolidare relazioni con i propri sostenitori.
Il progetto di riallestimento del Museo Correr rappresenta un ulteriore passo nel percorso di valorizzazione del nostro straordinario patrimonio culturale – ricorda il Sindaco di Venezia - Con questo intervento, che si aggiunge ai molti già realizzati negli ultimi anni, continuiamo a investire in una visione di città che guarda al futuro senza dimenticare la propria storia. Restituire ai veneziani e al mondo un museo ancora più accessibile, moderno e capace di raccontare l’identità profonda della Serenissima significa rafforzare un luogo simbolo di conoscenza, studio e dialogo ricordando, prima di tutto, come questo museo nasca dal volere di un cittadino e dal suo dono alla città. Un impegno che richiama il senso civico e di comunità, a cui tutti continuiamo a guardare.
Proseguendo con i lavori al Museo Correr, il cuore dei musei della città, Fondazione prosegue il suo lavoro di cura, innovazione e responsabilità verso il patrimonio che custodisce – conclude la Presidente di Fondazione Mariacristina Gribaudi - Il nuovo percorso del primo piano del Museo Correr offrirà un racconto più coinvolgente, accessibile e aggiornato della storia di Venezia, mettendo in dialogo le collezioni con un allestimento contemporaneo e con la preziosa eredità di Carlo Scarpa. È un investimento che parla alla città, ai cittadini, ai suoi visitatori, frutto del lavoro appassionato dei nostri professionisti e di una visione condivisa. Restituire al pubblico un museo ancora più ricco, inclusivo e capace di emozionare significa contribuire alla crescita culturale e civile della Venezia di oggi e di domani.
IL NUOVO PERCORSO ESPOSITIVO
Il nuovo percorso tematico si apre restituendo la visione più autentica del Museo della Storia di Venezia, a partire dal suo fondatore: Teodoro Correr, patrizio veneziano che nel 1830, con la sua eredità materiale e spirituale, diede vita a una collezione impareggiabile per vastità e varietà, successivamente donata alla città. Uno spirito civico che ha originato le collezioni dei musei e che continua ancora oggi ad arricchirle grazie a donazioni e lasciti.
Il percorso prosegue con un approfondimento su Venezia Forma Urbis, grazie a un intervento architettonico che vede protagonista la celebre incisione di Jacopo de’ Barbari; quindi con Venezia città-Stato, raccontata attraverso i suoi simboli, gli ordinamenti, il doge e le magistrature, i territori e le rotte dello “Stato da Tera e Stato da Mar”. Segue la sezione dedicata a Venezia “Regina del mare”, potenza economica, commerciale, ingegneristica e difensiva, culminante nelle sale dedicate a Francesco Morosini, ultimo grande eroe e doge. Infine, Venezia tra vita e società: barche tradizionali, feste e celebrazioni, carnevali e giochi popolari, luoghi simbolo come il caffè e il “ridotto”, arti e scuole, collezioni numismatiche.
Un restauro filologico intende inoltre valorizzare gli ambienti progettati da Carlo Scarpa nel 1952-53, proseguendo il racconto dell’unità tra architettura, restauro, allestimento e illuminotecnica nella museografia degli anni Cinquanta. L’intervento scarpiano sarà tutelato e, dove possibile, ricostruito, preservandone il valore testimoniale. Gli iconici arredi museografici già presenti — come i fanali da galera, il triplice fanale Morosini, le teche-vetrina, i supporti per bandiere e le teche numismatiche — saranno recuperati, restaurati e reintegrati nel nuovo assetto.
Tra le principali novità figura il perfezionamento del circuito di visita delle Sale Reali, che ricongiunge l’intero percorso dedicato alla storia del Correr come Palazzo Reale nella Venezia post-serenissima. I venti ambienti, ciascuno con caratteristiche uniche, si susseguono in una scenografica infilata che attraversa stili e gusti differenti: dagli ambienti legati ai giovani sovrani Francesco Giuseppe ed Elisabetta “Sissi”, alla Sala Moresca commissionata dall’Arciduca Ferdinando Massimiliano, fino alle ultime trasformazioni ottocentesche con l’arrivo di Casa Savoia nel 1866.