La mostra mette in luce la centralità del pensiero di Wassily Kandinsky in relazione alla nascita dell’arte astratta e alla sua evoluzione europea e, in particolare, alla grande stagione dell’astrattismo italiano.
Il percorso espositivo presenta 130 opere di Wassily Kandinsky e di autori quali Paul Klee, Jean Arp, Joan Miró, Alexander Calder, Antoni Tàpies, Lucio Fontana, Osvaldo Licini, Fausto Melotti, Manlio Rho, Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, Piero Dorazio e altri.
L’esposizione è parte dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.
Da mercoledì 1° ottobre 2025 si apre la prevendita dei biglietti su TicketOne.
La preview riservata alla stampa è in programma
Venerdì 28 novembre 2025, ore 11.00
Wassily Kandinsky (1866-1944), è al centro di un importante progetto espositivo, in programma al MA*GA di Gallarate (VA) dal 30 novembre 2025 al 12 aprile 2026.
La rassegna, dal titolo Kandinsky e l’Italia, progettata e realizzata dal Museo MA*GA in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, è curata da Elisabetta Barisoni – storica dell’arte, dirigente della Fondazione e Responsabile di Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia - e da Emma Zanella – storica dell’arte e direttrice del Museo MA*GA.
La mostra si avvale del sostegno del Ministero della cultura – Direzione generale Biblioteche e istituti culturali, è patrocinata e sostenuta dal Comune di Gallarate, da Regione Lombardia nell’ambito dell’Avviso Unico 2025 per i soggetti partecipati ed è inserita nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, il programma multidisciplinare, plurale e diffuso che animerà l’Italia per promuovere i valori Olimpici attraverso la cultura, il patrimonio e lo sport, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici che l’Italia ospiterà rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026.
È inoltre un’iniziativa di Varese Cultura 2030, progetto promosso da Provincia di Varese finanziato da Fondazione Cariplo.
La mostra si concentra sulla centralità dell’opera e del pensiero del maestro russo in relazione alla scena europea e, in particolare, alla grande stagione dell’astrattismo italiano che si è sviluppata tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta del Novecento.
Kandinsky e l’Italia presenta 130 opere con capolavori provenienti da Ca’ Pesaro, dal Museo MA*GA e da prestigiose collezioni pubbliche e private, che aiutano a ripercorrere la nascita dell’arte astratta e la sua evoluzione europea e italiana, ancora oggi viva nel linguaggio creativo contemporaneo.
“Si tratta di una nuova avventura – afferma Elisabetta Barisoni - per le collezioni civiche di Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d'Arte Moderna, in dialogo attraverso i decenni del '900 con le opere del Museo MA*GA di Gallarate e di importanti raccolte pubbliche e private.
Sono sicura che l'esposizione possa costituire un rinnovato momento di riflessione sul portato rivoluzionario delle avanguardie storiche e in particolare dell'astrattismo di Kandinsky e dei suoi sodali, fino alle correnti del secondo dopoguerra”.
“La mostra Kandinsky e l’Italia – dichiara Emma Zanella – rappresenta un’importante opportunità di collaborazione tra due prestigiosi musei dedicati alle arti contemporanee, che si sono uniti per condividere il progetto curatoriale, le collezioni e le risorse umane altamente specializzate. Questa sinergia promuove una valorizzazione reciproca e rafforza il ruolo delle arti contemporanee nel panorama culturale italiano.
L’esposizione permette di esplorare le principali correnti artistiche astratte e concretiste, includendo opere di Kandinsky, Klee, Arp, Calder, Mirò fino alla scena artistica italiana degli anni Trenta e del secondo dopoguerra. Questi periodi sono fondamentali per comprendere le evoluzioni del linguaggio artistico e le riflessioni culturali di quegli anni, ricchi di nuove prospettive e aperture verso le arti”.
La mostra si apre con una prima ampia sezione che introduce la temperie culturale internazionale, così come si sviluppò tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso, ovvero quando Kandinsky, con le sue lezioni al Bauhaus, influenzò lo sviluppo della pittura grazie anche al dialogo aperto con i grandi maestri dell’Astrattismo Europeo quali Paul Klee, Jean Arp, Joan Miró, Alexander Calder, Antoni Tàpies, che definirono la nascita e la persistenza dell’arte astratta dai primi decenni delle Avanguardie Storiche agli anni Cinquanta del Novecento, in Europa e in Italia.
L’esposizione prosegue con un affondo sulla relazione, profonda quanto controversa, tra Kandinsky e gli artisti italiani: fondamentale è la personale a lui dedicata alla Galleria del Milione di Milano nel 1934, occasione di riflessione e dibattito tra i maestri italiani, contrari alla figurazione dominante. La nascita e la persistenza dell’arte astratta, dalle Avanguardie Storiche agli anni Cinquanta, si riflettono così nei linguaggi di Lucio Fontana, Osvaldo Licini, Fausto Melotti, Manlio Rho, Enrico Prampolini, Atanasio Soldati e Luigi Veronesi e molti altri.
Nel secondo dopoguerra il pensiero e l’opera di Kandinsky rimasero al centro della scena italiana grazie soprattutto ad alcune importanti mostre come Arte astratta e concreta del 1947 a Milano, Arte Astratta in Italia del 1948 a Roma e ai movimenti e gruppi quali Forma (1947), MAC (1948), Origine (1951), che avvicinarono ai maestri storici gli artisti più giovani, desiderosi di cogliere in Kandinsky la chiave per entrare autonomamente in un nuovo mondo visivo. Di questo tratta la terza e conclusiva sezione della rassegna, con lavori di Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, Piero Dorazio, Roberto Sebastián Matta, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, Emilio Vedova.
Catalogo Dario Cimorelli Editore.
Da mercoledì 1° ottobre 2025 si apre la prevendita online sul sito TicketOne (www.ticketone.it).
Gallarate (VA), settembre 2025