Apre al pubblico nelle due sedi di Fondazione Bevilacqua La Masa - Palazzetto Tito e la Galleria di Piazza San Marco - la mostra GRANDA. Gli artisti degli Atelier 2024–2025, a cura di Antonio Grulli: la tradizionale mostra conclusiva del programma di studi d’artista della Fondazione Bevilacqua La Masa, realizzata quest'anno in sinergia con la Fondazione Musei Civici di Venezia.
Per la prima volta la mostra finale del progetto di studi si tiene su due sedi, a Palazzetto Tito e negli spazi di Piazza San Marco, strutturando l'esposizione come una vera e propria grande ricognizione su quello che è uno dei più importanti laboratori artistici in Europa: la nostra Venezia (Antonio Grulli). Una ‘grande’ collettiva che raccoglie tutti i linguaggi dell’arte contemporanea e presenta le ricerche di artisti residenti in Veneto o che hanno scelto Venezia come luogo di ispirazione, studio e lavoro.
Il catalogo della mostra, in pubblicazione a metà ottobre, raccoglierà le immagini dell’allestimento, degli atelier e delle opere esposte, insieme a testi di approfondimento che restituiscono la ricchezza del percorso. Le fotografie, realizzate da Giacomo Bianco e Nico Covre, si affiancano al progetto grafico curato dallo studio b.r.u.n.o di Venezia, dando forma a un volume che riflette l’identità visiva della residenza. La sua presentazione sarà occasione per un nuovo momento pubblico di incontro e dialogo con gli artisti.
Il programma annuale
Fondazione Bevilacqua La Masa vanta, nel rispetto della sua storica mission, un programma con quindici atelier, suddivisi tra l’ultimo piano di Palazzo Carminati e il Chiostro di SS Cosma e Damiano alla Giudecca; una proposta cresciuta con la collaborazione di Fondazione MUVE che, dal 2024 gestisce, l’Emeroteca dell’Arte: un palazzo in pieno centro a Mestre, restituito alla cittadinanza per farne un luogo di cultura e di incontri, e che ospita, al secondo piano, tredici nuovi studi d’artista.
Due istituzioni promotrici di un unico bando per l’assegnazione di 25 spazi ad artisti under 30 e per la selezione del curatore; un programma formativo di un anno, in parte condiviso e in parte specifico per la natura e gli obiettivi delle sedi; una sinergia su aspetti economici e organizzativi tra i gruppi di lavoro delle due istituzioni; per dimensioni e visione, un progetto unico nel panorama nazionale.
Il programma di residenza ha incluso la partecipazione di tutti gli artisti ad Arte Fiera Bologna nel 2024 e tre workshop condotti da Antonio Grulli, pensati come momenti di confronto diretto e intensivo. Gli incontri hanno affrontato tre ambiti fondamentali per la pratica contemporanea: la pittura, con gli interventi di Luca Bertolo, Paola Angelini e Davide Ferri; la critica, con Enrico Camprini, Elena Volpato e Michele Tocca; la performance, con Piersandra Di Matteo, Jacopo Benassi e Luciano Chessa. Grazie a queste ed altre occasioni, figure di primo piano del panorama artistico italiano sono potute entrare negli studi degli artisti in residenza, generando dialoghi, scambi e riflessioni che hanno contribuito ad ampliare e affinare le singole ricerche.