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Atlante sulle spalle regge l'universo, il cielo scolpito di un globo celeste, con le costellazioni. I globi sono molto antichi, nell'antichità i più diffusi erano i globi celesti, che nel medioevo poi facevano il paio coi globi terrestri. Patrimonio di sapere e studio di astronomi e geografi, disegnati e creati da abili cartografi, decorati con allegorie
e dettagli, presenti nelle case e nelle biblioteche di nobili, patrizi, comandanti, ricchi mercanti ➽ e oggi nelle sale del Museo Correr.
I primi furono appunto in prevalenza celesti. Nel Medioevo di globi se ne producevano di entrambi i tipi, celesti e terrestri, in forma di mappamondi (ma mappa mundi
si chiama in realtà la rappresentazione bidimensionale della Terra, spesso appesa ai muri di palazzi e dimore) cercati da studiosi, navigatori, mercanti, eseguiti da cartografi specializzati che attingevano dalle conoscenze astronomiche e geografiche del tempo e componevano gli spicchi che venivano incollati su una struttura di legno montata su strutture diverse per epoca e stile.
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Nel Museo Correr ci sono diversi globi, tra i quali i due di Coronelli
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globo celeste e globo terreno, e un sensazionale lavoro cinquecentesco del cartografo veneziano Livio Sanudo
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Sono i secoli in cui nasce il pensiero scientifico moderno, di Copernico, Keplero, Galileo, Newton, quando la sfera celeste lascia il posto a quella terrestre, che dopo le nuove scoperte geografiche diventerà ancora più diffusa. Ancora scolpiti in pietra sono invece i due globi, celeste e terrestre, nell'accesso a Ca' Rezzonico, Museo del Settecento Veneziano.
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Steve McCurry per la Terra
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Fondazione Musei Civici di Venezia Piazza San Marco 52 30124 Venezia T +39 041 2405211
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