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#MUVE
La Fondazione Musei Civici di Venezia ha aderito alla campagna nazionale e diffusa #IoRestoaCasa. Ora andiamo verso la riapertura dei musei accompagnati da questa newsletter che periodicamente condivide storie, opere d'arte, giochi, perché l'arte è vita e la vita è, anche, arte.
I Re Magi e l'Angelo alla Festa della Sensa
Stanno chiusi nella Torre, da dove escono solo due volte l'anno, per Epifania e Ascensione, o Sensa, come si dice a Venezia. In queste festività i Re Magi e l'Angelo allo scadere di ogni ora scorrono sui loro binari, escono e rientrano dalle porticine delle tàmbure, per l'occasione sollevate, e sfilano di fronte alla Madonna col bambino, che guarda Piazza San Marco da sopra il quadrante dell'orologio. La Sensa è oggi e la Festa sarà domenica e i Re Magi e l'Angelo, anche loro, usciranno finalmente a guardare Venezia.
Nel resto dell'anno i Re Magi e l'Angelo accolgono nella Torre i visitatori dell'incredibile ingranaggio dell'orologio, che segna il tempo con la sola lancetta dell'ora su un quadrante di 24, scandito dagli automi dei Mori che in cima percuotono la campana con i loro martelli 192 volte al giorno, mentre il sole e la luna, che ruota segnando le proprie fasi, attraversano le fasi zodiacali.
Ogni movimento nella Torre dipende dagli ingranaggi della macchina orologio. Le statue negli ultimissimi anni del 1400, quando la bifronte Torre dell'Orologio  fu costruita, uscivano ogni giorno, ma hanno dovuto smettere molto presto dato che il meccanismo cedeva sotto l'uso quotidiano. Quelle che vediamo oggi non sono originali, le ha rifatte nel 1755 Giobatta Alviero e tre anni dopo è stato ricostruito dall'orologiaio e ingegnere idraulico Bartolomeo Ferracina il congegno della processione, che funziona ancora oggi.
La macchina complessa degli ingranaggi dell'orologio con i suoi treni è il cuore del prodigio   e ogni due settimane i Re Magi e l'Angelo accolgono nella torre anche Simonpietro Carraro, l'ingegnere meccanico che dell'orologio è custode e manutentore (e caricatore) che l'ha pure smontato e rimontato tutto intero, quando alla fine del secolo appena passato ha compiuto 500 anni ed è stato restaurato.
Venezia è forse la città più imitata, con tanto di copie a grandezza naturale dei suoi palazzi, costruite nel mondo dopo la Seconda Guerra mondiale, a cominciare dal Walt Disney World a Orlando del 1982 per continuare con Las Vegas, Macao, Tokyo. La Torre dell'Orologio ebbe il suo momento di gloria nel 1911, giusto l'anno in cui a Coney Island scompariva in un incendio il Dreamland con tutta l'imitazione di Palazzo Ducale, quando fu ricostruita a grandezza reale a Roma, per l'Esposizione Internazionale e la celebrazione del cinquantenario dell’Unità d’Italia e del Regno Sabaudo.
Dai tempi della Repubblica di Venezia la Festa della Sensa è anche il giorno dello Sposalizio col mare e del Bucintoro, e la commemorazione dell'anno Mille, quando il doge Pietro II Orseolo salvò le popolazioni della Dalmazia minacciate dagli Slavi iniziando così l'espansione veneta nell'Adriatico, e della stipula in laguna tra Papa Alessandro III e l'imperatore Federico Barbarossa del trattato di pace fra Papato e Impero nel 1177. In Piazza San Marco c'era tradizionalmente anche la Fiera (e Sensa forse deriva in realtà non da Ascensione ma da senseria, mediazione, in senso commerciale) con il recinto di casette di legno disegnato dal Sansovino nel 1534, soggetto frequente dei vedutisti nel Settecento. Una usanza meno allegra legata alla Torre è quella secondo tradizione dei condannati giustiziati fra le due colonne in riva, fra San Teodoro e il leone alato, che dal molo guardavano lo scoccare della loro ora.
Il carosello dei Re Magi con l'Angelo è sempre stato un evento atteso e ammirato, e qui lo si vede adeguatamente commentato nel notiziario del 1949 conservato dal sempre prezioso Istituto Luce, che qui propone anche una bella descrizione dell'orologio e dei suoi ingranaggi, sempre d'epoca.

Qui invece c'è un bel video della Torre dell'Orologio in tutto il suo attuale splendore

L'Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani AMACI ha appena lanciato REC, campagna di sensibilizzazione per la raccolta fondi a sostegno dell'accesso all'istruzione on-line, con Sky Arte, Save the Children Italia e Sanità di Frontiera Onlus.

In tre video camei di artisti contemporanei si intrecciano ai volti dei direttori dei musei AMACI impegnati a leggere il testo dell'Art. 34 della Costituzione Italiana sul Diritto all’Istruzione - fra i quali anche Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici per la Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro.

I video, e le coordinate per una donazione, si trovano anche nel profilo Facebook MUVE, qui c'è il primo   

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Palazzo Ducale
Museo Correr 
Torre dell'Orologio 
Ca' Rezzonico Museo del Settecento Veneziano 
Ca' Pesaro Galleria Internazionale d'Arte Moderna 
Palazzo Fortuny 
Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue 
Casa di Carlo Goldoni 
Museo del Vetro a Murano 
Museo del Merletto a Burano 
Museo di Palazzo Mocenigo Centro Studi di Storia del Tessuto del Costume e del Profumo 
Servizi Educativi MUVE 

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