Tintoretto torna a casa. A 500 anni dalla sua nascita il grande genio veneziano dell'arte Jacopo Robusti è stato celebrato grazie alla volontà e con la regia della Fondazione Musei Civici di Venezia con una serie di eventi che comprendono le due grandi mostre internazionali: la prima a Venezia a Palazzo Ducale ( dal 7 settembre 2018 al 6 gennaio 2019)
e la seconda a Washington alla National Gallery of Art (dal 24 marzo al 7 luglio), entrambe curate da Frederick Ilchman e Robert Echols.
Dal 1937 Tintoretto non era oggetto di un’esauriente retrospettiva nella sua città natale. Nel 2007 il Prado di Madrid gli ha dedicato un'importante mostra che ha segnato l'inizio per i curatori di un lungo percorso di studi sulla figura e l'opera del più grande artista del Cinquecento infine confluiti nelle due importanti esposizioni di Venezia
e Washington, grazie alla Fondazione e alla partecipazione di altre istituzioni veneziane, a partire dalle Gallerie dell'Accademia e dalla Scuola Grande di San Rocco, e alla disponibilità di oltre sessanta musei e biblioteche dell’Europa e degli Stati Uniti e di collezionisti privati per i prestiti.
A Washington per Tintoretto: Artist of Renaissance Venice
sono stati esposti 46 dipinti, alcuni dei quali monumentali, e dieci disegni. Molte opere non erano mai state viste negli Stati Uniti. Il nucleo principale dell’esposizione era costituito da opere provenienti dalle collezioni di istituzioni veneziane, in particolare due pregevoli allegorie di Palazzo Ducale della Fondazione Musei Civici, La fucina di Vulcano e
Le nozze di Bacco e Arianna, con la fiabesca Creazione degli animali e la monumentale Deposizione dalla croce delle Gallerie dell’Accademia. Che ad agosto torneranno nelle loro sedi per essere nuovamente ammirate dai visitatori dei musei di Venezia, la città di Tintoretto.
© Archivio fotografico Fondazione Musei Civici di Venezia - foto Georg Malfertheiner
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