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FIXÉ SOUS VERRE – LA MODISTA (dall’omonimo dipinto di Pietro Longhi)  / MUSEO DEL VETRO

Fine XVIII – inizio XIX secolo
Incisione all’ acquaforte, acquerellata, incollata su lastra di vetro
Cm 43 x 34,5; 47 x 38,5 (con cornice)
Classe VI n. 2375
Murano, Museo del Vetro

 

Quest’opera fa parte di un’interessante serie di Fixé sous verre che appartengono alle collezioni del Museo del Vetro di Murano. Quest’espressione proviene dalla lingua francese e significa letteralmente “pittura sotto vetro”: si tratta infatti di illustrazioni realizzate sul rovescio di una lastra di vetro. Per realizzare l’illustrazione il primo stadio consiste nel tracciare i contorni del disegno con la china, per poi passare al riempimento degli spazi delimitati dai contorni cominciando dai dettagli e dedicandosi infine alla realizzazione del fondo. Per fare ciò, l’artigiano si serve di colori a olio o a guazzo, mischiati con una particolare colla.

Nel nostro caso, il fixé sous verre è stato invece realizzato partendo da un’incisione all’acquaforte su carta, successivamente dipinta ed applicata ad una lastra vitrea. Esso fa parte di un gruppo di fixé – undici esemplari – che illustrano scene ispirate ai dipinti realizzati nel Settecento dal pittore veneziano Pietro Longhi. La scena qui ritratta deriva dal dipinto di Longhi La modista, eseguito verso il 1746, appartenente ad una serie di dipinti aventi come soggetto il tema delle tentazioni amorose. La giovane modista, seduta al centro della scena, sta leggendo la dichiarazione amorosa consegnatole dall’anziano gentiluomo in abito nero che compare sulla destra. Entrata a far parte delle collezioni del Metropolitan Museum of Art di New York nel 1917, l’opera era stata precedentemente di proprietà delle collezioni Gambardi di Firenze e Morgan Pierpont di New York.

La scena venne incisa nello stesso verso da Giovanni Cattini (1715 circa – 1804 circa), ed è proprio l’incisione il punto di partenza per la realizzazione di questo fixé. L’effetto di questa tecnica è quello di una particolare lucentezza e nitidezza dell’immagine, dovuta al contatto dell’incisione con il vetro.

Intervento conservativo: disinfestazione, asportazione della polvere nonché restauro estetico dei supporti cartacei con integrazione pittorica dove necessario.

 


 

IL RESTAURO DELLA COPPA SU PIEDE IN FILIGRANA A RETICELLO BIANCO E BLU / MUSEO DEL VETRO

Manifattura: Pietro Bigaglia
Data: 1845-48 circa
Misure: h. cm 19,5; diam. max. bocca cm 26
Provenienza: donazione Bigaglia, 1861
Inventario: Classe VI n. 1707

Pietro Bigaglia fu uno dei grandi protagonisti della rinascita dell’arte del vetro soffiato a Murano intorno alla metà del XIX secolo, dopo un periodo di profonda crisi dell’industria vetraria. Tra il 1845 ed il 1848 egli realizzò un gran numero di vasi, coppe, alzate, candelieri, tazze e piatti con la tecnica della filigrana a retortoli e a reticello, che presentavano per la prima volta nell’intreccio anche canne di avventurina. Si tratta di oggetti dalle forme essenziali, di grande solidità, in cui superficie appare percorsa da un tessuto vitreo dai colori vivaci.

Grazie al vostro contributo è stato completato l’intervento conservativo che ha previsto: pulitura delle superfici, ricomposizione e incollaggio frammenti del piede.

 


 

IL RESTAURO DELLA PORTANTINA / CA’ REZZONICO

Portantina,
Manifattura veneziana
Seconda metà XVIII secolo
Ca’ Rezzonico, Museo del Settecento Veneziano, portego al primo piano

L’intervento di restauro è stato puramente conservativo e volto a risolvere i maggiori problemi presenti:quelli della copertura e quelli dello sporco superficiale.

Si è proceduto quindi nel trattamento antitarlo, consolidamento della struttura, pulitura e integrazioni dei tessuti di rivestimento e delle parti in cuoio.

 

Grazie al vostro contributo la portantina è stata così portata ad uno stato conservativo ottimale ed è oggi esposta nel percorso di visita di Ca Rezzonico, nel portego al primo piano.

Scheda sul restauro conservativo (PDF 247KB) >

 


 

IL RESTAURO DELL’INGINOCCHIATOIO / CA’ REZZONICO

Inginocchiatoio in legno sagomato e intagliato con rivestimenti in cuoio, manifattura veneziana,metà XVIII secolo
Il restauro ha previsto: la spolveratura dei depositi superficiali, il fissaggio delle parti pericolanti e disgiunte, il risanamento delle parti in cuoio, la pulitura superficiale delle superfici lignee, la pulizia dall’ossidazione delle parti metalliche e conseguente protezione con antiruggine, la verniciatura protettiva finale.

Grazie al vostro contributo l’inginocchiatoio è oggi esposto nel percorso di visita di Ca Rezzonico.

 


 

IL RESTAURO DEL CASSETTONE A RIBALTA / CA’ REZZONICO 

Cassettone Ca' rezzonicoSi tratta di un cassettone della della metà del Settecento in lacca povera con quattro “tiretti” e una ribalta. Un mobile di pregevole fattura, dipinto con campitura di fondo azzurra e decorato, sulle parti piane dei cassettoni, con scene campestri su sfondi molto tenui di nuvole, colline e fiumi.

Grazie al vostro contributo, attraverso il restauro è stato possibile analizzare la stesura originale della vernice colorata del cassettone e quindi riproporla sulle superfici. È stata poi eseguita una leggera pulitura, sono state controllate tutte le stampe incollate e si è provveduto al loro fissaggio al supporto. È stata inoltre eseguita la stuccatura di alcune lacune presenti sulla superficie e l’intero mobile è stato completamente riverniciato.